lunedì 22 febbraio 2010

GIOVANI DEMOCRATICI PUGLIA - Le loro proposte

E' la campagna dei Giovani Democratici di Puglia per le elezioni regionali del 28 e 29 marzo

Ecco i 6 punti:

LICENZIAMO LE LICENZE

Diritto all’accesso

Sono definiti “open source” quei software che permettono di essere usati e distribuiti gratuitamente e che, quindi, non richiedono alcun compenso economico per l’autore. Inoltre questi software possono essere modificati ed integrati per meglio adattarsi alle esigenze di ogni individuo o ente.

Negli ultimi anni, con la digitalizzazione ed informatizzazione della pubblica amministrazione, i costi per le l’acquisizione delle licenze sono di volta in volta aumentati. Ma ha anche segnato un aumento la diffusione dell’open source. L'adozione di OSS (open source software) porta normalmente a un risparmio iniziale in termini di costi per licenze. Ma i costi non finiscono qui, infatti nel computo dei costi bisogna aggiungere quelli per la manutenzione ed il supporto.

Da non sottovalutare è lo scambio dei dati tra la P.A. e i cittadini, infatti se l’utilizzo di OSS fosse diffuso, i fruitori dei servizi informatici, per leggere i documenti, non sarebbero costretti all’acquisto delle licenze coperte da diritti d’autore ma potrebbero poterli visualizzare scaricando programmi senza alcun costo aggiuntivo.

In Italia non mancano esperienze di migrazione dal normale sistema di licenze ai OSS. Un esempio positivo è rappresentato dalla provincia di Bolzano, dove le scuole e parti dell’amministrazione provinciale sono state dotate di software open source.

In Puglia, un appalto per cinquanta licenze del sistema operativo, ammontava ad € 26.000,00.

Proponiamo che tutta la P.A. Pugliese, i presidi sanitari, le ASL, le aziende pubbliche e le aziende private che lavorano col pubblico o partecipano a bandi pubblici siano dotate di software open source.

RISPARMIO ECONOMICO: DIECI MILIONI IN 5 ANNI

CHIU’ “FIBRA” PI TUTTI

Diritto alla rete

La velocità e l’informatizzazione sono i paradigmi dello sviluppo del mondo contemporaneo. Chi non va veloce rimane necessariamente indietro, chi non è in rete è tagliato dai contatti col resto del globo. La banda larga è il principale strumento che consente a tutti (P.A., cittadini e imprese) di stare al passo col mondo. La regione Puglia in questo campo ha fatto importanti passi avanti: ha esteso la banda larga, ha parzialmente colmato il digital divide di alcune zone isolate tecnologicamente, ha costruito un’importante dorsale di fibra ottica (RAN), estesa da Foggia a Lecce, a cui ha collegato le sedi dei 6 capoluoghi e di altre 8 fra le maggiori città pugliesi. Tuttavia la popolazione pugliese è ancora largamente esclusa dai collegamenti veloci (circa il 70% delle famiglie pugliesi non ha un collegamento internet domestico e in più solo la metà delle famiglie online dispone di una connessione a banda larga).La fibra ottica è la frontiera futuribile della rete veloce, garantendo, grazie alle nuove tecnologie GPON e Punto-Punto, una banda larghissima se non illimitata. La sua diffusione capillare è pressoché essenziale per l’integrazione telematica dei cittadini e per lo sviluppo commerciale di un tessuto produttivo composto in gran parte da piccole e medie imprese.

Il Governo ha distrutto ogni speranza di avere, in breve tempo, internet a banda larga per tutti gli Italiani, rimandando a “dopo la crisi” l’investimento di 800 milioni di euro, che l’esecutivo aveva promesso da mesi attraverso il cosiddetto “piano Romani”. Alla Regione tocca ora fare di più.

Vogliamo che la fibra ottica venga portata nelle case di tutti i Pugliesi:

- Chiediamo che tutti i comuni vengano allacciati alla RAN o a sistemi WI-MAX, in modo da poter raggiungere anche quei due milioni e mezzo di pugliesi che vivono in paesi e città sotto i 50000 ab. e che non per questo meritano di essere esclusi da questa vitale accelerazione tecnologica. Proponiamo, per facilitare la copertura totale, di sfruttare le infrastrutture già esistenti, per esempio cablando la rete capillare dell’Acquedotto Pugliese, un patrimonio fondamentale, che ci permetterebbe di risparmiare buona parte di quel 60-70% dei costi necessari per le operazioni di scavo.

- Vogliamo che la rete venga messa a disposizione degli operatori di telecomunicazione attivi, assicurando così un mercato equo e concorrenziale e promuovendo in questo modo programmi d’investimento industriale a sostegno dello sviluppo locale.

- Chiediamo alla Regione incentivi che coprano per cinque anni la metà della differenza tariffaria tra rete in rame e rete in fibra (circa 5 euro mensili nel 2010, tendente ad un forte ribasso fino a 2 euro nel 2014) e la garanzia di un canone minimo per gli studenti fuorisede.

Riteniamo quindi doveroso e necessario che la Regione continui e porti a termine quel processo d’“induzione al bisogno” di una rete ad alta velocità, attraverso la progressiva digitalizzazione di alcuni servizi essenziali forniti dai settori sanitario e amministrativo.

INVESTIMENTO ECONOMICO: 150 MILIONI DI EURO IN 5 ANNI

ACQUA PUBBLICA: MI PIACE QUESTO ELEMENTO

Diritto all’acqua

L’acqua è un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato; la proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntante a criteri di equità, solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) efficienza e rispetto degli equilibri ecologici.

  • proponiamo che la gestione dell’AQP preveda la partecipazione dei comuni e cittadini . (modello Grenoble – consiglio d’amministrazione composto da consiglieri comunali e tecnici, partecipazione cittadina e controllo sociale su: bilancio, attività aziendali, investimenti, servizio e tariffe) garanzia di trasparenza amministrativa, efficacia sociale ed efficienza economica

  • Chiediamo una politica di investimenti di carattere infrastrutturale volti a una gestione integrata e sostenibile della risorsa idrica regionale mediante:

- Riduzione dell’acqua potabile utilizzata per usi agricoli e industriali, attraverso il riutilizzo delle acque reflue depurate.

- Incentivo e vincolo la trasformazione e la costruzione di nuovi edifici all’installazione di impianti idrici duali (es. uso domestico dell’acqua piovana per le attività che non necessitano di acqua potabile)

- Disincentivo l’uso dell’acqua in bottiglia in tutti gli edifici statali, sull’esempio di New York, Londra, Venezia. (ogni giorno di scuola circa 2,5 tonnellate di petrolio vengono consumate per produrre le bottigliette destinate agli studenti pugliesi)

INVESTIMENTO ECONOMICO: 42 MILIONI DI EURO


SARANNO FAMOSI

Diritto al successo

Molti giovani pugliesi sono costretti ad emigrare lasciando questa terra orfana delle menti migliori, con un dimezzamento della futura classe dirigente.

I giovani democratici propongono misure durature per permettere ai giovani neolaureati e neo diplomati di entrare con più facilità nel mondo del lavoro e sviluppare il potenziale inespresso.

Chiediamo di:

Eliminare le asimmetrie informative mediante:

- la creazione un’unica banca dati e un centro statistico che monitori semestralmente chi sono i giovani pugliesi, le loro competenze , la disoccupazione, il lavoro nero, le aziende in Puglia e il loro fabbisogno.

- un portale gestito dalla regione in cui potenziali datori di lavoro e portatori di competenze under25 si incontrano per delle prestazioni occasionali. Per superare questo ostacolo ogni lavoratore riceve un feedback (sul modello ebay) questo entra nel loro portfolio per chiunque altro cerchi qualcuno per fare un'attività simile. In pratica si crea un "curriculum" parallelo per le attività dell'individuo iscritto al sito. Il pagamento della prestazione avviene attraverso i BUONI LAVORO, così il datore di lavoro può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto, il lavoratore può integrare le sue entrate attraverso le prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. Il compenso dei buoni lavoro dà diritto all'accantonamento previdenziale presso l'Inps e alla copertura assicurativa presso l'Inail ed è totalmente cumulabile con i trattamenti pensionistici

- l'indicazione sul sito della regione Puglia della normativa sul lavoro chiara ed esplicata

- L’obbligo per ogni azienda per poter accedere a finanziamenti pubblici di 'indicare la propria pianta organica e delle offerte di lavoro

Incentivare l’assunzione dei giovani:

- inserendo come elemento attributivo di maggior punteggio per la partecipazione a bandi pubblici, la presenza nella pianta organica dell'azienda di giovani, specie in posizioni apicali .

Tutelare i giovani assunti tramite:

- la creazione un albo di giovani avvocati lavoristi, dottori commercialisti, giovani professionisti a cui il neo lavoratore si può rivolgere pagando la parcella(o parte) con voucher messi a disposizione della Regione con l’utilizzo di fondi europei

INVESTIMENTO ECONOMICO: 300 mila EURO


UN REDDITO…UNA GARANZIA

Diritto al lavoro

Secondo l’Eurostat (2006)la disoccupazione “è un fenomeno preoccupante perché in crescita. E solo grazie a massicci interventi sociali i Paesi membri dell'Unione riusciranno a gestire una situazione altrimenti esplosiva. A livello Ue, sono ben 72 milioni le persone in questa categoria, di cui 11 milioni (cioè circa il 15 per cento) si trovano in Italia”.

Dai dati UNIONCAMERE il tasso di disoccupazione regionale 2009 è dell’ 11.2% , mentre a livello nazionale si registra un tasso dell’8,3%

Il nostro sistema di ammortizzatori sociali è inadeguato perchè fornisce aiuti economici in base al settore in cui lavori, al tipo di contratto che hai, il numero di persone impiegate dalla tua azienda… lasciando gruppi interi di lavoratori senza protezione( co.co.co. , parasubordinati, chi ha una storia lavorativa frammentata).Invece, avrebbe senso se gli aiuti considerassero anche criteri di necessità oggettiva come per esempio il reddito o il numero di persone a carico.

Inoltre c’è un 17% del lavoro irregolare che non viene coperto da nessun sussidio.


I gd chiedono di rompere il ricatto della precarietà del lavoro, che rende le persone senza diritti.

Proponiamo l’applicazione del redditto minimo garantito

fornendo un sostegno al reddito a soggetti inoccupati, disoccupati e di quelli la cui condizione lavorativa è caratterizzata da una marcata precarietà.

Requisiti:

- residenza nella Regione da almeno ventiquattro mesi,

- iscrizione alle liste di collocamento dei centri per l’impiego,

- percezione di un reddito personale imponibile non superiore a 8.000,00 euro nell’anno precedente la presentazione dell’istanza

- non aver maturato i requisiti per il trattamento pensionistico

Condizioni:lavoratore è tenuto a partecipare ad attività di formazione e ad accettare le offerte di lavoro che riceve, pena la perdita del diritto al sussidio

INVESTIMENTO ECONOMICO: 50 MILIONI DI EURO

home sweet home

Diritto alla casa

La casa rappresenta una chimera per le nuove generazioni, l’idea di poter disporre di una casa viene avvertita come un diritto troppo spesso negato. In un contesto regionale (e non solo) caratterizzato dallo stato di crisi generale, che interessa soprattutto i giovani, il mercato delle locazioni ad uso abitativo non fa eccezione.

Esiste un legame indissolubile tra il diritto allo studio e quello alla casa e l’istantanea della situazione pugliese riguardo gli studenti è desolante:

- il flusso di studenti universitari in Puglia è assolutamente negativo (45.000 studenti pugliesi vanno a studiare fuori regione contro 3700 che vengono a studiare in Puglia da altre regioni).

- Su 100.000 studenti iscritti alle università pugliesi, circa la metà vive da fuorisede, e a quest’ultimi la Regione offre 1555 alloggi a fronte di 15751 richieste. Diviene così molto difficoltoso studiare in Puglia.

  • Proponiamo un aumento del numero degli alloggi universitari.

  • Proponiamo un meccanismo di sostegno atto a finanziare una quota parte (60%) del canone annuale di locazione per studenti fuori sede e giovani coppie.

Lo strumento citato deve essere ancorato a criteri basilari (quali la situazione economica ed il merito), per individuare gli aventi diritto e per non generare paradossi e anomalie registrati in passato. Risulta necessario il potenziamento dell’esistente “Sportello Casa”, ovvero di quel servizio, che mediante l’incontro tra studenti e proprietari d’immobili, permetta (ex l. 431/1998) l’utilizzo di agevolazioni, il controllo dei prezzi degli immobili e la salvaguardia del naturale svolgimento dei rapporti contrattuali.

  • Proponiamo l’addebito alla Regione Puglia della quota interessi del piano di ammortamento inerente il mutuo per l’acquisto e/o la ristrutturazione della prima casa da parte delle giovani coppie
Il sostegno di natura economica implica una revisione del rapporto istituti di credito – Regione – destinatari dell’agevolazione ed una sempre più necessaria mutazione nel modo di concepire la casa, ovvero stimolare la ricerca di soluzioni ecologicamente compatibili (si pensi alle modalità di riscaldamento e illuminazione)