IDEE E AZIONI PER IL RILANCIO DEL PARTITO DEMOCRATICO
Documento politico della “LISTA DEMOCRATICA PER LA LEGALITA’” a sostegno della candidatura a segretario del circolo di Gravina in Puglia di Antonio Cozzoli
Il congresso del circolo di Gravina in Puglia è un’occasione irrepetibile per riflettere, discutere e pianificare il futuro del Partito Democratico nel contesto cittadino e provinciale.
A pochi mesi dalle elezioni amministrative appare in tutta la sua chiarezza l’inconsistenza politica dell’attuale amministrazione comunale, un ammasso eterogeneo di sigle, raggruppamenti e comitati, uniti dalla sola smania di avvicendarsi al centrosinistra nella gestione della cosa pubblica.
In pochi mesi la maggioranza che governa la nostra città si è sciolta autonomamente sino a diventare un gruppo esiguo di sedici persone cui si aggiunge un sindaco inerme, che non ha nulla da dire a questa città, nulla da proporre per rilanciare lo sviluppo della nostra comunità.
L’assenza della politica, il vuoto delle nostre piazze, il disinteresse dei cittadini sono la conseguenza immediata del fallimento della coalizione di centrodestra rivelatasi nei fatti incapace di interpretare l’esigenza di cambiamento che pervade la nostra cittadina.
I risultati delle elezioni regionali e la riconferma di Nichi Vendola al governo della Regione Puglia invece sono motivo di grande soddisfazione, specialmente se rapportati a quelli nazionali che vedono un avanzamento pericoloso del centrodestra e, purtroppo, della componente leghista.
E’ il momento di riorganizzare le forze politiche e sociali per reagire con fermezza al berlusconismo, ai condoni, a manovre economiche che scaricano il peso del deficit nazionale sulle spalle dei cittadini più umili, sui lavoratori dipendenti, senza scalfire in maniera alcuna gli interessi dei ceti più benestanti.
E’ necessaria una nuova stagione di uguaglianza sociale, una nuova stagione di legalità, una nuova stagione di solidarietà che unisca il destino degli anziani alle sorti delle nuove generazioni; una stagione di rinascita che superi il precariato, che determini la creazione di nuove occasioni di lavoro stabile, scommettendo sui talenti, sulle intelligenze, sulla creatività dei giovani, sui valori.
Dobbiamo ripartire dal nostro territorio, realizzando una comunione d’intenti nel circuito dell’Alta Murgia, accomunando le esperienze e le storie di fatica e di lavoro delle comunità murgiane per evitare una emarginazione dell’entroterra a tutto vantaggio del capoluogo di provincia e di regione.
Ragionare sull’ambiente, sullo sviluppo sostenibile, sulla mobilità, sul rilancio dell’economia attraverso un’analisi condivisa di strategie e obiettivi comuni al popolo della Murgia.
Volgendo l’attenzione al microcosmo gravinese, il livello a noi più vicino, dobbiamo con amarezza constatare l’incapacità dell’attuale dirigenza di disegnare un percorso unitario.
La scelta unitaria che contraddistingue le prossime candidature a segretario del partito a livello provinciale di Vito Antonio Antonacci e a segretario dell’unione cittadina barese di Anna Tamborrino stenta ad affermarsi nella periferia di Bari, nel circolo di Gravina in Puglia; non vengono percepiti gli inviti a stare assieme, a governare comunemente il partito.
La preventiva opposizione dimostrata dall’attuale segreteria a compiere un percorso collettivo di valorizzazione delle differenze e successiva sintesi all’interno degli organismi interni al partito non ha nulla di politico, ma è dettata da smanie di sterile protagonismo personale che rischiano di compromettere sia gli assetti istituzionali del partito e del gruppo consiliare sia il futuro del PD gravinese.
Pertanto occorre ripensare nuove e diverse rappresentanze.
L’evento congressuale non può essere vissuto soltanto quale momento necessario per cristallizzare i pacchetti di tessere esistenti; a nostro avviso deve superarsi una impostazione volta a fotografare l’esistente per cedere il passo alla costruzione di un nuovo e grande partito ampiamente democratico.
Una casa comune abitata dagli iscritti al partito ma non occupata dagli stessi, una casa in cui venga riconosciuta la dignità politica a tutte le varie componenti, una casa aperta alle idee e al confronto leale, che possa integrare le esperienze che vengono dall’associazionismo e dal volontariato cittadino.
Vogliamo realizzare un laboratorio politico per costruire una intransigente opposizione al governo cittadino, insieme a tutte le forze dell’opposizione e alle organizzazioni associative, per riprendere il filo di un cambiamento interrotto bruscamente, per tornare a recitare un ruolo di primo piano nel governo del paese.
Per questo Vi chiediamo ancora una volta un gesto silenzioso, consapevole e libero.
Gravina in Puglia, 4 giugno 2010