“L'Italia è un Paese fermo e vecchio dove la disoccupazione giovanile oltrepassa il 29%, quindi o riusciamo a mettere mano alla partita relativa alle nuove generazioni oppure si perde la speranza di contribuire alla crescita del Paese, che fra 10 anni rischia di non avere una classe dirigente e cittadini in grado di assumere delle responsabilita'". Così ha esordito la Presidente dei senatori del Pd,Anna Finocchiaro, nel corso della conferenza stampa in Senato, di presentazione del ddl del Pd per il 'Piano nazionale per l'autonomia e la libertà delle nuove generazioni'.
“Per uscire da questa situazione –ha dichiarato la Presidente - c'e' bisogno di politiche globali che incidano strutturalmente su settori arretrati come il mercato del lavoro e il sistema del welfare, visto che le giovani generazioni sono sottoutilizzate, penalizzate nell'acceso al lavoro e gravano sulle spalle delle famiglie che non sono più in grado di sostenere questo peso. Ed è di questo che dovremmo occuparci in Italia invece di seguire altre scemenze".
Ha spiegato la senatrice democratica: “Chi nasce oggi, a fine vita lavorativa rischia di avere una pensione insufficiente. Da qui la necessità di dar vita a un 'Piano nazionale' a un 'patto intergenerazionale'. Per questo mi auguro che la proposta del Pd porti a un confronto e sia un contributo che riscuota l'interesse del Paese".
Contenuti Ddl del PD per le nuove generazioni
Il disegno di legge del Pd istituisce la 'dote personale di cittadinanza': ciascun nuovo nato sarà titolare di un conto individuale presso l'Inps su cui sarà versata un quota di contributo pubblico, fino a 18 anni, pari a un massimo di 1.500 euro all'anno per i nuclei familiari più poveri (indice Isee non superiore a 10.000 euro); quote decrescenti fino a un reddito Isee pari a 40 mila euro. Un giovane, quindi, potrebbe ritrovarsi a 18 anni con 27 mila euro che però sono vincolati per avviare un'attività lavorativa o per proseguire gli studi.
Sono previste inoltre altre misure, come il 'Fondo di garanzia per l'autonomia dei giovani': per sostenere l'accesso al credito per chi ha tra i 18 e i 35 anni; detrazioni fiscali per i giovani che affittano la prima casa e cedolare secca per chi l'affitta; un fondo per l'acquisto della prima casa. E ancora, misure per il diritto allo studio con l'abrogazione del fondo per il merito della Gelmini e l'assegnazione di 150mila borse di studio per merito nel triennio 2011-2013. Per i lavoratori autonomi è prevista una defiscalizzazione per 3 anni, ai giovani fino a 35 anni, che avviano un'attività.
Per quanto riguarda la lotta al precariato, si propone ilriconoscimento di un credito d'imposta per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, pari a 333 euro. Ammortizzatori sociali per i parasubordinati, limiti all'utilizzo dei lavoratori a tempo determinato, misure per garantire l'accesso alla pensione.
Infine si propone, una ''Analisi di impatto generazionale'' sui provvedimenti del governo ciò significa che il governo dovrà sottoporre ogni ddl o decreto a un'analisi di sostenibilità ed equità intergenerazionale.
In quest'ottica, il ruolo del ministero della Gioventù, viene meno, per sottrarre le politiche giovanili al ''confinamento'' nelle competenze di un ministero senza portafoglio, visto che investe più settori e la responsabilità ricade sul governo nel suo complesso. ”Ovviamente, non si tratta di alcun tipo di attacco al ministro Meloni”, ha assicurato Finocchiaro. Anzi la Presidente dei senatori Pd ha dichiarato di appoggiare la proposta del ministro per le Politiche giovanili, Giorgia Meloni, di abbassare l'età per essere eletti alla Camera a 18 anni. ''E' una buona proposta, fatta bene. Quando arriverà al Senato io voterò a favore. Zucchero non guasta bevanda e penso che un ragazzo di 18 anni, se è in gamba e preparato, possa rappresentare gli interessi della nazione''.
A margine della conferenza stampa, Anna Finocchiaro ha ricordato quanto disse in occasione del congresso di Firenze, che ha avviato la strada verso il Partito democratico: "Il Pd è il Partito dei giovani e delle donne e continuiamo a pensarla nello stesso modo".
“Per uscire da questa situazione –ha dichiarato la Presidente - c'e' bisogno di politiche globali che incidano strutturalmente su settori arretrati come il mercato del lavoro e il sistema del welfare, visto che le giovani generazioni sono sottoutilizzate, penalizzate nell'acceso al lavoro e gravano sulle spalle delle famiglie che non sono più in grado di sostenere questo peso. Ed è di questo che dovremmo occuparci in Italia invece di seguire altre scemenze".
Ha spiegato la senatrice democratica: “Chi nasce oggi, a fine vita lavorativa rischia di avere una pensione insufficiente. Da qui la necessità di dar vita a un 'Piano nazionale' a un 'patto intergenerazionale'. Per questo mi auguro che la proposta del Pd porti a un confronto e sia un contributo che riscuota l'interesse del Paese".
Contenuti Ddl del PD per le nuove generazioni
Il disegno di legge del Pd istituisce la 'dote personale di cittadinanza': ciascun nuovo nato sarà titolare di un conto individuale presso l'Inps su cui sarà versata un quota di contributo pubblico, fino a 18 anni, pari a un massimo di 1.500 euro all'anno per i nuclei familiari più poveri (indice Isee non superiore a 10.000 euro); quote decrescenti fino a un reddito Isee pari a 40 mila euro. Un giovane, quindi, potrebbe ritrovarsi a 18 anni con 27 mila euro che però sono vincolati per avviare un'attività lavorativa o per proseguire gli studi.
Sono previste inoltre altre misure, come il 'Fondo di garanzia per l'autonomia dei giovani': per sostenere l'accesso al credito per chi ha tra i 18 e i 35 anni; detrazioni fiscali per i giovani che affittano la prima casa e cedolare secca per chi l'affitta; un fondo per l'acquisto della prima casa. E ancora, misure per il diritto allo studio con l'abrogazione del fondo per il merito della Gelmini e l'assegnazione di 150mila borse di studio per merito nel triennio 2011-2013. Per i lavoratori autonomi è prevista una defiscalizzazione per 3 anni, ai giovani fino a 35 anni, che avviano un'attività.
Per quanto riguarda la lotta al precariato, si propone ilriconoscimento di un credito d'imposta per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, pari a 333 euro. Ammortizzatori sociali per i parasubordinati, limiti all'utilizzo dei lavoratori a tempo determinato, misure per garantire l'accesso alla pensione.
Infine si propone, una ''Analisi di impatto generazionale'' sui provvedimenti del governo ciò significa che il governo dovrà sottoporre ogni ddl o decreto a un'analisi di sostenibilità ed equità intergenerazionale.
In quest'ottica, il ruolo del ministero della Gioventù, viene meno, per sottrarre le politiche giovanili al ''confinamento'' nelle competenze di un ministero senza portafoglio, visto che investe più settori e la responsabilità ricade sul governo nel suo complesso. ”Ovviamente, non si tratta di alcun tipo di attacco al ministro Meloni”, ha assicurato Finocchiaro. Anzi la Presidente dei senatori Pd ha dichiarato di appoggiare la proposta del ministro per le Politiche giovanili, Giorgia Meloni, di abbassare l'età per essere eletti alla Camera a 18 anni. ''E' una buona proposta, fatta bene. Quando arriverà al Senato io voterò a favore. Zucchero non guasta bevanda e penso che un ragazzo di 18 anni, se è in gamba e preparato, possa rappresentare gli interessi della nazione''.
A margine della conferenza stampa, Anna Finocchiaro ha ricordato quanto disse in occasione del congresso di Firenze, che ha avviato la strada verso il Partito democratico: "Il Pd è il Partito dei giovani e delle donne e continuiamo a pensarla nello stesso modo".