di Giuseppe Damiani
Chi lo avrebbe mai detto che al giorno d’oggi, noi giovani, ci saremmo trovati a lottare per difendere i nostri principi, i nostri diritti, le nostre libertà. Forse per noi, figli della modernità, la libertà è un diritto scontato e già pronto, ma per i nostri avi è una conquista sofferta riconosciuta in un foglio di carta: ”
Adesso è nostro compito difenderla, con tutte le nostre forze, perché essa rappresenta la nostra eredità, il nostro patrimonio. I valori più importanti della contemporaneità, per l’Italia di oggi che
guarda al futuro, sono la giustizia, il lavoro, la libertà., la famiglia, l’onestà, la sicurezza, l’uguaglianza e il rispetto. Cari giovani dobbiamo fare nostri questi valori e lottare per difenderli e non lasciare che vengano anche solo per un momento messi in discussione.
Oggi giorno la nostra Costituzione sembra essere “un depliant pubblicitario”, passato di mano in mano e scarabocchiato senza nessun rispetto. Non ci sto!
Voglio concludere citando una lettera di Olrac Inidrabag (alias Carlo Giuseppe Gabardini attore e comico italiano), che in me ha suscitato un senso di rivalsa, nei confronti di quelle persone che hanno creduto in questo grande progetto, perdendo anche la propria vita:
“C’è un foglio di carta che dice le leggi
e le regole di un gruppo di gente
che vive su un suolo comune;
c’è un foglio di carta che scrive
le norme di convivenza,
è un mattone di ferro
e di sangue e di terra
e di uomini e donne
che morti hanno sperato la libertà;
è un mattone sul quale si appoggia
il palazzo d’Italia, palazzo che preme
e spinge e scheggia il mattone primario,
che resiste a stento,
ma tutti si ha da sapere che se cede,
se il mattone si sgretola,
sfalda, sfarina
allora il palazzo si disfa,
e sarà ferro
e sangue e terra
e uomini e donne
che dovranno ancora morire sperando la libertà.”
Olrac Inidrabag